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Millenaria, la città ha visto una successione di 5 dinastie
che hanno fortemente influenzato il suo destino. Nel 602 gli Almoravidi fondano la città
di Marrakech. Il loro dono più grande è d’aver portato l’acqua alla città, grazie ad un
ingegnoso sistema di pozzi di captazione delle sorgenti e delle reti di canalizzazione.
E’ a loro che si deve il palmeto, i giardini, gli orti e lo sviluppo e lo splendore di
Marrakech, che diventò la capitale del Marocco.
Nel XII secolo, gli Almohadi prendono il sopravento. Essi contribuiscono a migliorare
i sistemi di irrigazione, allargano le mura, creano il primo ospedale della città che
ospita lo studioso Averroè. Ci lasciano tra i monumenti la bella Koutoubia. Dopo questa
grande epoca, i Merinidi conquistano il Sud del Marocco e si impossessano di Marrakech
(1269) che perde il suo ruolo di capitale a favore di Fez.
Nel 1554 con l’avvento dei Saadiani dal Souss, la città ritrova il suo status di capitale
del Marocco. Inizia una nuova era, che culmina col regno di El Mansour detto El Dehbi
“il Dorato” grazie alla sue favolose ricchezze provenienti dall’oro del Sudan. Fa erigere
il grande e lussuoso Palazzo El Badi, una replica dell’Alhambra, abbellisce la città,
dotandola di moschee, fontane, madrassa (università mussulmane) e prepara una magnifica
necropoli, dove sono sepolti i personaggi principali della sua dinastia: le Tombe Saadiane.
Nel XIX secolo sotto la dinastia Alaouita, Moulay Slimane ricostruisce la Moschea Ben Youssef
e crea i giardini della Menara. Moulay Hassan e suo figlio Moulay Abdelaziz edificano magnifici
palazzi: Daar Si Saâd e il Palazzo Bahia.
Dopo la costruzione della città nuova, del Gueliz nel 1913 e del Mamounia nel 1923, Marrakech
affascina artisti, scrittori e membri dell’aristocrazia mondiale. Nel 1931 il pittore Jacques
Majorelle crea il suo famoso giardino. Nel 1935 Winston Churchill vi soggiorna regolarmente per
dipingere e parla nelle sue memorie della sua “amata Marrakech”. Molte celebrità stregate da
Marrakech hanno contribuito alla fama internazionale della città.
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