A Mosca, a Mosca !!
I ricordi più vividi e persistenti appartengono spesso alla prima giovinezza e, senza che ce ne accorgiamo,
possono influenzare in modo profondo la nostra vita e le nostre scelte.
Risale a qualche decennio fa il mio primo incontro con Mosca. Avvenne grazie alla riduzione cinematografica dell’unico romanzo
di un grande poeta, Boris Pasternak, il romantico e appassionante "Dottor Zivago". Rammento che la rappresentazione del
drammatico contrapporsi di un medico idealista innamorato del popolo russo, di una donna e della natura, con la rigida e
implacabile etica rivoluzionaria che allora travolgeva ogni individualismo sull’altare della necessità storica, incarnata
dal fratello del protagonista, mi colpì profondamente.
Non so dire se in seguito sono diventato medico proprio a causa di quella lontana suggestione. Forse no. Ma sicuramente l’amore
per il bello e l’allergia per ogni costrizione, mi derivano anche da quei significativi frammenti di memoria. Per dirla con
Montale "codesto solo oggi possiamo dirti, ciò che non siamo, ciò che non vogliamo".
Come accade nelle "Tre sorelle" di Cechov, ancora senza sapere quale potesse essere il tema del Calendario Di Meo 2016, giunto
alla sua XIV edizione, mi sono quindi deciso per il grande salto: "A Mosca a Mosca !!"
Certo può sembrare arduo ritrovare oggi la Mosca di Cechov e di Tolstoj, quella di Rachmaninov, di Skrjabin e di Stravinskij.
Troppi avvenimenti tristi e gioiosi, troppo tempo è passato. Eppure, usando quale chiave d'accesso ideale un viaggio ispirato
dalle sublimi pagine del capolavoro di Tolstoj, "Guerra e Pace", il sortilegio diviene possibile.
Ed eccomi dunque a Mosca.
L'idea di rievocare un itinerario imperniato su "Guerra e Pace" si è fatta strada all'improvviso nella mia mente durante una visita
al Museo storico 1812, proprio davanti alla Piazza Rossa. Questa data fatidica, una tappa miliare nella vicenda storica europea e
in quella moscovita, in particolare evocativa dello smisurato incendio che distrusse gran parte della città, mi ha inevitabilmente
portato in ambito tolstojano.
Ho chiesto all'amico Massimo Listri, un fotografo ormai affermato a livello internazionale e che ha al suo attivo esposizioni in
musei in tutto il mondo, di raccontare attraverso 12 scatti un tessuto di suggestioni, di luoghi e monumenti legati al meraviglioso
affresco narrativo del romanzo tolstojano.
Un ruolo determinante hanno avuto anche Dmitrij Olegovic Svidkovskij, Rettore dell'Istituto di Architettura Vchutemas, fervido
laboratorio dell'avanguardia russa e Federica Rossi, storica dell'architettura che si divide fra Mosca e vari atenei italiani.
Recandomi spesso a Mosca ho iniziato a entrare in un'atmosfera differente, a perdermi progressivamente in una rêverie e a penetrare
un mosaico di case-museo, di splendidi luoghi misconosciuti e di gallerie d'arte contemporanea . Una vera e continua scoperta, che
mi piacerebbe condividere con tutti quelli che vorranno accompagnarmi in quest'avventura.
Generoso di Meo
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