CALENDARIO Di Meo 2013 – L’Anima del Tempo
A dieci anni dall’indimenticabile festa nelle sale del Museo di Capodimonte, il Calendario Di Meo ritorna a Napoli, alle sue Chiese,
quelle meno note o chiuse al culto, fotografate da Massimo Listri.
Un ritorno nato non solo dal mio desiderio di far conoscere una splendida realtà artistica, ma anche grazie ai suggerimenti del
Sovrintendente Fabrizio Vona, che questo progetto ha patrocinato e seguito con competenza di studioso e spirito di amicizia.
Grazie anche a Marcel Proust che ha dato il titolo al Calendario, credo perfetto, con una frase tratta dal suo articolo "La Morte delle Cattedrali"
apparso su Le Figaro nel 1904 in difesa della storia e conservazione delle Chiese francesi.
Bentornati dunque a Napoli!
Ora, con l’aiuto di alcuni cari amici, sono qui a darvi qualche indicazione per rendere piacevole ed interessante il vostro soggiorno napoletano.
Emma Naldi e l’Hotel Santa Lucia, e Teresa Naldi e l'Hotel Royal Continental, hanno dato, con un gesto di grande amicizia per cui sono loro molto grato,
la disponibilità di soggiornare, a prezzi particolarmente vantaggiosi, nei loro hotel, voluti dalla straordinaria lungimiranza di Roberto Fernandes
e Nino Naldi, grandi amici di architetti e arredatori, un nome tra tutti Gio Ponti, che aggiunsero un gusto inimitabile alle strutture.
Gli alberghi sono situati ambedue su Via Partenope, finalmente liberata dal traffico: un’incantevole isola pedonale su uno dei più affascinanti
panorami del mondo.
Ed ora ben riposati, sistemate le valigie, in giro per Napoli.
Per gli amanti dell'eleganza vi aspettano Mariano Rubinacci, da sempre testimone dello stile e della moda napoletana,
nel suo nuovo spazio di Palazzo Cellammare; Maurizio Marinella, nel suo negozio "inglese" alla Riviera di Chiaia,
dove troverete oltre alle famose cravatte, tanti oggetti da suscitare un irresistibile desiderio di acquisto; Amina Rubinacci,
con i suoi cashmere e le maglie celebri nel mondo, nel nuovo atelier di Via Carlo Poerio. Dopo aver ammirato l'arco di trionfo
del Maschio Angioino , eccoci in Via Medina nello splendido palazzo d'Aquino di Caramanico, sede della maison Cilento, che dal 1780
è simbolo della Napoli più esclusiva. Qui al primo piano, Ugo Cilento, che rappresenta l'ottava generazione della storica
famiglia imprenditoriale, ha creato un salotto privato per incontri e conversazioni dedicati all'arte del bien vivre, ma tra un colto discorso
ed una accesa discussione, l'occhio resta incantato dalle famose cravatte a sette pieghe, le stoffe eleganti e raffinate per vestiti cuciti alla
perfezione, le camicie dal taglio perfetto.
Ed ancora,
in uno dei luoghi più belli e prestigiosi, nella Galleria Umberto I, di fronte al teatro San Carlo, la sede dei fratelli Ascione,
che è anche uno spazio museale che ospita centinaia di gioielli a testimoniare l’arte della lavorazione del corallo e del cammeo dal
1805 al 1950.
E, dopo aver pensato all'immagine frivola, ma non troppo, della città, depositati i pacchi in hotel, vi suggerisco un giro per i negozi
di antiquariato, mia grande passione, tutti ubicati nel cuore dello shopping: a Piazza Vittoria, i quadri di Vincenzo Porcini nel suo
negozio Napoli Nobilissima e in Via Vannella Gaetani, quelli altrettanto straordinari de La Pinacoteca di Alfredo Calandra e Renato Visco;
giusto di fronte, gli argenti e le porcellane de La Casa Borbonica di Lucio Schisano. A pochi metri, in Via Morelli, Andrea Gargiulo,
appassionato ricercatore di gouaches, e Tullierie, il nuovo spazio di Tullia Gargiulo prima boutique a Napoli di mobili e stoffe Liberty e Déco.
Arriviamo a Via Carlo Poerio da Roberto Campobasso e, poco più avanti, da Stefano Cavedagna, con una selezione di preziosi ed elegantissimi arredi.
Per gli amanti dell'arte moderna e contemporanea, Napoli è stata un riferimento negli ultimi anni grazie alle meravigliose istallazioni temporanee
di Piazza Plebiscito e quelle tuttora visitabili nelle stazioni della Metropolitana (fermate di: Toledo, Università, Dante, Salvator Rosa, e Vanvitelli),
oltre che per il Museo Madre, in Via Settembrini e il Museo Nitsch in Vico Lungo Pontecorvo. Grandi collezionisti e mercanti, a Napoli,
hanno saputo individuare con intelligenza e passione artisti e tendenze; qualche nome da tener presente: Lia Rumma a Via Vannella Gaetani;
Alfonso Artiaco in piazza dei Martiri; Maurizio Siniscalco in via Carlo Poerio e Giangi Fonti in Via Chiaia; la Fondazione Morra Greco
in largo Avellino dietro al complesso monumentale dei Girolamini.
Queste visite avranno certamente suscitato il desiderio di conoscere e visitare le splendide opere dell'arte napoletana antica.
Vi sarà di aiuto in questo tour Francesca Amirante: colta e appassionata storica dell'arte, vi potrà suggerire gli itinerari più adatti e curiosi
per scoprire monumenti e luoghi della storia e dell'arte di questa "nobilissima" città. I luoghi indimenticabili di Napoli sono tanti,
ma sono certo che Francesca saprà individuare itinerari ben strutturati anche per ragioni logistiche. Tra le chiese del Calendario sono
in programma alcune visite molto importanti: l'Ambasciatore Michelangelo Pisani Massamormile vi attende nella giornata di Sabato e Domenica mattina,
nella Chiesa della Disciplina della Croce; inoltre, sarà eccezionalmente aperta per l'occasione San Giuseppe delle Scalze a Pontecorvo.
Altra comunicazione, e poi termino sulle visite "artistiche", amici napoletani proprietari di case storiche e particolarmente ricche
di oggetti preziosi saranno lieti di ricevere gli amici del Calendario, come già è avvenuto a Palermo.
Dopo tanto girare, sarete certo stanchi e desiderosi di un buon pranzo alla napoletana: ho pensato anche al lato gastronomico pregando
l'amico Fabrizio Mangoni di Santo Stefano, architetto e raffinato gourmet e volto noto della televisione, di indicare, a suo rischio e pericolo,
i luoghi goderecci dove mangiare una buona e verace pizza o i piatti della tradizione.
Insomma, cari amici, vi aspetto a Napoli, save the date - come si suol dire - il 24 novembre alle 20 ai Girolamini, messo a disposizione
dal curatore Umberto Bile. Sarò con mio fratello Roberto lieto di vedervi e spero proprio che grazie al soggiorno napoletano ed ai tanti amici
che vi sveleranno il fascino di questa città, scoprirete che, Goethe e Croce permettendo, Napoli è un paradiso e basta, i diavoli sono andati via.
Generoso di Meo
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