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Da me a Mosca – le cupole ardono,
da me a Mosca - le campane suonano,
e sepolcri in fila ci sono da me,
e zarine dormono in essi e zar.
Con questa immagine intensamente evocativa, tratta da una lirica di Marina Cvetaeva, introduco il mio saluto agli ospiti che a
breve visiteranno questa città. Luce e suono, spiritulità e magnificenza, sono tra gli elementi fondanti del genius loci di Mosca.
Questa città mi accolse per la prima volta in un’epoca in cui le strade portavano altri nomi, via Gorkij, via Herzen, piazza Dzerzhinskij,
oggi tornate ai loro antichi nomi di via Tverskaja, via Nikitskaja, piazza Lubjanka: viva testimonianza della complessa e involuta storia
di questo paese. Mosca incanta e affascina, ti trascina nel suo dinamico vortice, come in un quadro di Aristarch Lentulov nelle cui
spezzate geometrie di cupole affastellate l’occhio si perde.
“A zonzo per Mosca” si intitola un film culto per un’intera generazione di moscoviti e non solo, nel quale un esordiente Nikita Michalkov
intona un motivo accattivante e intriso di spirito positivo; a zonzo per Mosca si può iniziare ad andare attraverso le pagine del libro di
Vladimir Giljarovskij, - scrittore e giornalista che visse a cavallo tra il XIX e il XX secolo, - intotolato “Mosca e i moscoviti” e
recentemente tradotto in italiano per Felici Editore.
Oggi, grazie al prestigioso incarico che mi è stato affidato, il mio impegno sarà rivolto a ideare programmi e progetti volti a rafforzare
la già estesa conoscenza che qui si ha della cultura italiana, cercando di abbracciare, per quanto possibile, i vari ambiti che compongono
tale spazio, dall’arte alla letteratura, alla musica, al cinema, alla filosofia, al teatro. Soprattutto mi premerà far conoscere momenti
della nostra storia sia culturale che artistica meno noti, ma non per questo meno interessanti, con un occhio attento sia al passato che
al presente, portando alla ribalta le giovani promesse e i giovani talenti d’Italia.
La scelta di svolgere il ballo “Guerra e Pace” nell’anno che in Russia è dedicato alla letteratura e la visione della città attraverso
i suoi luoghi letterari offerta dall’obiettivo di Massimo Listri, sono un omaggio ad una terra e ad una città che saprà accogliere con
generosità e calore i suoi ospiti.
Olga Strada
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